Sunday, May 24, 2009

A GROTTOLELLA, C'E' UN PO' DI TUTTO

http://www.grottolella.blogspot.com/ puo' offrire tante cose da video di Grottolella su YouTube, a notizie dal paese oppure annunci e storie.

Sunday, February 1, 2009

COMUNE DI GROTTOLELLA

Provincia - Avellino
Abitanti - 1935 nel 2005
Altitudine - 565 m
Frazioni - Pozzo del Sale, Spinelli, Taverna del Monaco, Tropeana
Superfice - 7,120 km²
CAP - 83010
Prefisso telefonico - 0825
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Storia
Il nome "Grotta" viene per la prima volta citato nella "Cronica" di Falcone Beneventano, nel 1134, a proposito delle conquiste di Ruggiero II; si legge infatti che quest'ultimo "...presi i castelli di Altacoda, Grotta, Summonte i quali si apparteneano a Raone di Fragneto...." Ma ben più antico sembra essere l'insediamento in questo territorio; ne sono testimonianza i ritrovamenti di una villa rustica e di alcuni sepolcreti, risalenti, probabilmente, all'età tardo imperiale (III­-IV secolo d.C.) nella località Barbelle. La denominazione "Grotta" nei secoli ha subito delle variazioni; infatti a partire dal XII secolo assumerà il nome "Grotta Castagnara" (Crypta Castagnaria). Tale denominazione rimarrà fino al 1646, quando il feudatario Scipione Macedonio fu insignito da Filippo IV di Spagna del titolo di duca di Grotta Castagnara. Non possedendo notizie certe su Grottolella nel periodo medievale, è possibile percorrere la sua storia attraverso la successione dei feudatari che si alternarono nel dominio del feudo. Poiché già dal XII secolo è presente un borgo fortificato, è ipotizzabile che quest'ultimo fosse il nucleo più antico intorno al quale si ergeva il castello ancora oggi esistente; ma tale abitato non ebbe un incremento rilevante. Secondo lo Scandone il feudo di Grotta, sin dal tempo della dominazione longobarda era diviso in due parti, probabilmente Ruggiero II dopo la conquista ne concesse una parte a Torgisio e l’altra ad Ugone. (4) Proprio un erede di Ugone, Ruggiero de Fraineto, nella seconda metà del secolo XII favorì la nascita della baronia di S. Angelo che comprendeva Capriglia, S.Angelo a Scala e parte di Grottolella. Questa un ione è durata sino alla fine del secolo XII. L'altra parte seguì le sorti del vicino feudo di Montefredane, almeno fino al secolo XIV. Si ha notizia che, intorno al 1173, il feudo passò alla famiglia Snseverino, chiamata poi de Crypta: proprio di un discendente di quest'ultima, Guerriero, troviamo notizia nel 1239, quando Federico II gli affidò Gerardo Pelluce, prigioniero di guerra. Erede di Guerriero de Crypta fu la figlia Fenizia sposa del giudice Giacomo di Avellino, al quale venne confiscato il Feudo da Carlo d’Angiò in quanto aveva parteggiato per Corradino. Il feudo fu restituito poi a Mattia, cugina di Fenizia per un terzo, l'altro terzo fu dato a Leonardo "Trink-à-la boire", il quale poco dopo vi rinunziò.
Alla morte di Mattia rimasero eredi le sue due figlie: Isabella e Giordana. Una parte del feudo passò alla famiglia di Mont-Justin fino al 1355, in quanto Isabella sposò Jacques de Mont-Justìn, signore di Montefredane, mentre l'altra figlia Giordana sposò Ruggiero de Molinis, il quale nel 1269 fu invitato a prestare servizio militare per la sua parte di Capriglia, S.Angelo a Scala e Grottolella. I d'Aquino tennero il feudo fino al 1466. i nuovi signori i Carafa, dominarono fino al 1590, quando un componente di questa famiglia a causa di indebitamenti lo vendette ai signori de Ponte, infine fu acquistato, nel 1617, da Vincenzo Macedonio. I Macedonio persero la signoria su Grottolella con l'abolizione dei diritti feudali nel I806. Si deve a questi ultimi la risistemazione sia del castello che dell'annessa cappella, risalente al 1150 e luogo di culto fino al 1700. Proprio del XVIII secolo è la chiesa di S. Maria delle Grazie prospiciente al borgo medievale e la cappella di S. Maria di Costantino­poli, demolita nella metà di questo secolo, di cui oggi sono visibili i resti dell'abside e della sacrestia. Intorno a questa cappella settecentesca si estende il secondo nucleo che si sviluppa lungo il corso Umberto I.
Si può supporre che Grottolella almeno fino al secondo XIX non abbia avuto un grande sviluppo socio-economico, tuttavia la sua posizione è di notevole importanza per il controllo del traffico commerciale tra le province di Avellino e Benevento. Ancora oggi la sua economia è legata alla piccola proprietà terriera e al terziario.
Fu feudo della potente famiglia napoletana dei Macedonio, marchesi di Ruggiano, Oliveto Citra, Capriglia e Tortora, baroni di Poligori in Calabria, che ne ebbero la signoria col titolo di duchi.
Grottolella diede i natali a Giannotto della Castagna Castellano di Castel dell'Ovo di Napoli, Gaetano Fricchione, tenente colonnello di stato maggiore medaglia d'argento nel 1918, ad Achille Pasquale, soldato medaglia d'argento nella Prima Guerra Mondiale, ad Antonio di Pietro (1917-1973), scrittore e critico letterario e docente universitario.

GROTTOLELLA, PROVINCIA DI AVELLINO

NUOVO SITO PER GLI ORIUNDI DI GROTTOLELLA

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